“…ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier fará ritorno.”
(G. Leopardi)
Rientro alla quotidianità dopo le vacanze: è sempre un momento difficile. Anche se torniamo ricaricati e riposati, con rinnovate energie, il pensiero di affrontare la routine di lavoro, studio, casa, impegni, responsabilità ci instilla una certa malinconia. Quest’anno si aggiunge a questo stato d’animo il senso di incertezza che l’epidemia del Covid-19 porta con sé da alcuni mesi. L’estate pareva averci regalato una certa immunità dal virus, ma le notizie di questi giorni ci dicono che non è stato proprio così: ancora non è chiaro cosa ci riserveranno i mesi autunnali e invernali e come si configurerà la nostra “nuova normalità”. Le nostre capacità di sviluppare resilienza ed armonia interiore saranno dunque sempre più essenziali: saperci mantenere sereni e saldi, trovando in noi stessi la motivazione e la spinta ad accogliere quel che arriva.
Dice il maestro della Mindfulness Thich Nhat Hanh che “A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma a volte il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.”. E noi, che più di ogni altra cosa amiamo cantare, rinforziamo il concetto con il pensiero dello psicologo William James: “Non si canta perché si è felici; si è felici perché si canta.” Le neuroscienze hanno ormai dimostrato gli effetti del canto sui processi neurochimici: cantare e improvvisare cantando potenziano la produzione di ormoni generatori di buon umore e diminuiscono quella degli ormoni stressogeni. Lo studio citato nell’articolo http://www.thevoiceland.net/ormoni-e-canto-ecco-cosa-svela-la-scienza/ riporta in particolare l’efficacia del canto e dell’improvvisazione nel portare le persone verso lo “stato di flow”, ovvero uno stato ottimale per lo svolgimento di una performance caratterizzato dal sentirsi pienamente e piacevolmente immersi in ciò che si sta facendo. L’esperimento mostra che i partecipanti, cantando in gruppo ed in particolare improvvisando, sperimentavano la condizione di “social flow”, cioè una dimensione psicologica che coinvolge anche la percezione dell’interazione con gli altri, vissuta come un’esperienza di qualità e gratificante. Cantare insieme dunque promuove una più efficace connessione con le nostre riserve di ottimismo e ci aiuta a “stare nel flusso” positivamente insieme agli altri. Una perfetta terapia per questi tempi di incertezza. Bentornati, vi aspettiamo!